Quiliano. E’ terminato poco fa l’incontro tra i lavoratori di Tirreno Power e i sindaci di Vado Ligure e Quiliano, svoltosi in una sala gremita. Oltre un centinaio di lavoratori si sono trovati alle 11 davanti al municipio di Quiliano per confrontarsi con i due primi cittadini in merito al sequestro della centrale e alle presunte violazioni dell’Aia da parte dell’azienda.
“Siamo soddisfatti dell’incontro con i sindaci – dichiara il portavoce della Rsu -. Abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione. Ci siamo un po’ arrabbiati, abbiamo chiesto ai sindaci da che parte vogliono stare oggi. Cioè, se vogliono stare dalla parte dell’industria, garantendo sia la salute e l’ambiente che il lavoro. Sono emersi tanti punti, perché le responsabilità sono un po’ di tutti”.
“Noi abbiamo evidenziato che vogliamo sapere cosa vogliono fare i sindaci. Domani chiederemo agli altri cosa vogliono fare – ribadisce -. Durante il dibattito è emerso anche che c’è la necessità da parte di tutti di abbassare i toni”.
Maurizio Ferrotti, esponente della Rsu, afferma: “Con i sindaci abbiamo concordato un percorso che deve essere in particolare una consapevolezza d’intenti. La riunione di oggi con i sindaci era a porte chiuse, ma con tutti i lavoratori che operano all’interno della centrale di Vado Ligure senza giacchette Tirreno Power, di tutte le ditte che lavorano intorno alla centrale. Perché ricordo che, se per i lavoratori di Tirreno Power gli ammortizzatori sociali si allungano un poco, tutte le ditte da lunedì sono a casa. C’era la gente disperata, quindi i toni sono stati accesi”.
“La cosa importante è che quello che è stato richiesto ai sindaci è che ci devono appoggiare e aiutare perché si mantenga il polo energetico della centrale di Vado Ligure sul territorio – sottolinea -, si faccia tutto il possibile per salvaguardare l’ambiente, i cittadini e il territorio e cercare comunque di riuscire a trovare quello che è un processo di industrializzazione che riesca veramente a far lavorare tante persone in questa provincia”.