Savona. Potrebbero esserci state segnalazioni dei parenti ignorate dalla direzione. Questo emerge dal comando provinciale della guardia di finanza di Savona dove, nonostante la giornata di festa, il lavoro continua senza sosta.
Per tutto il giorno si sono presentati in caserma parenti di ragazzi assistiti nel Centro 3D della Rsa Vada Sabatia di Vado Ligure, per riportare i racconti dei disabili su ciò che avveniva all’interno di quel reparto. Racconti a cui, finora, non avevano dato peso, e che dopo l’arresto di 10 Oss e 2 educatori della struttura acquistano tutt’altro rilievo.
E proprio alcuni di questi racconti, a quanto sembra, sarebbero stati fatti presenti nei mesi scorsi alla direzione, che però avrebbe ignorato le segnalazioni: anche su questo si incentrerà nei prossimi giorni l’attività degli investigatori, che fin da subito avevano chiarito come l’indagine non fosse affatto conclusa (gli arresti sono stati anticipati per porre fine alle violenze quotidiane).
E’ previsto per domani l’inizio degli interrogatori per i nove indagati arrestati e i tre ai domiciliari. Mentre continuano ad emergere, dalle carte, particolari inquietanti: operatori che somministravano tranquillanti ai colleghi perché “troppo carichi”, pallonate scagliate per divertimento contro un disabile con l’incitazione “Scappa, scappa!”, furti ai danni dei pazienti, dita infilate negli occhi, l’uso di tecniche di arti marziali sui ragazzi, la somministrazione di tranquillanti a sproposito solo per poter avere un turno di lavoro più “tranquillo”.
La gente comune, a Vado e a Savona, parla per strada e scrive sui social, ripensando incredula a quelli che sono sempre parsi “bravi ragazzi”. Chi conosce gli accusati non si capacita: sono amici, fidanzati, volontari sulle ambulanze. Impossibile considerarli violenti. Eppure le immagini sono lì, terribili, agghiaccianti, incontrovertibili. E tanti iniziano a chiedersi come sia possibile, se può essere colpa dello stress del reparto, se erano preparati. O se, semplicemente, il buio può nascondersi in ognuno di noi.