Savona. Ieri la manifestazione con lo striscione “Giù le mani dal porto” e le dichiarazioni di lavoratori e aziende legate all’economia portuale contro la decisione del Governo di attuare la spending review con la conseguente fusione delle tre autorità portuali liguri in un’unica regionale.
Oggi la protesta è diventata ancora più social e dopo aver lanciato l’hashtag #giùlemanidalporto arrivano le foto virali con il messaggio “io dico NO all’accorpamento, salviAMO l’economia savonese #giùlemanidalporto”. La scritta anche sui cartelli che sono stati appesi alle finestre degli uffici dell’Autorità Portuale savonese.
Tanti i no all’accorpamento Genova-Savona, da Cgil Cisl Uil, Rifondazione Comunista, i Verdi. In molti esprimono la propria contrarietà in merito ad un progetto che, a loro dire, penalizzerebbe sensibilmente l’intera Provincia di Savona, in termini economici ed occupazionali.
Non sorprende che una protesta, riguardante uno dei temi caldi della Riviera, arrivi rapidamente sul web, soprattutto oggigiorno. Naturale, quindi, assistere al conseguente tam-tam mediatico, con hashtag e mobilitazioni online.
Soprattutto in queste situazioni, come si è potuto vedere in numerosi casi a livello nazionale ed internazionale, il mondo “social” diventa il veicolo perfetto per dare il giusto spazio alla voce della gente, dando nuova linfa alle radici vere della democrazia che, non ha caso, assegna il potere al popolo. Oggi, al popolo del web.
Ma non solo social, in quanto, in attesa dell’iniziativa prevista per la tappa del Giro d’Italia a Savona, Rsu e lavoratori dell’Autorità portuale savonese proseguono la loro protesta e per la giornata di lunedì 12 maggio porteranno i loro striscioni “Giù le mani dal porto” anche sul ponte Capasso, sottostante La Torretta, con l’obiettivo di far rimanere alta l’attenzione sulle conseguenze negative per lavoro e sviluppo portuale nel caso della perdita di autonomia decisionale per l’Autorità Portuale savonese.