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Crollo di via Mignone, Aldo Augeri deceduto per un grave shock emorragico

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Savona. Uno shock emorragico grave per i traumi riportati agli arti inferiori. Questo è quanto emerso dall’esame autoptico sul corpo di Aldo Augeri, l’80enne deceduto giovedì in conseguenza del crollo di una soletta in via Mignone che collegava l’ingresso del suo condominio al marciapiede.

Il medico legale Marco Canepa, che ha eseguito oggi l’autopsia, esclude ferite alla testa. La lesività si è verificata agli arti inferiori, causando la morte dell’uomo.

Per ufficializzare questa ipotesi, si attende l’acquisizione dei rapporti dei vigili del fuoco, dell’ambulanza e del pronto soccorso, nonché l’esito dei prelievi effettuati.

L’incarico al medico legale per l’esame autoptico è stato conferito dal pm Maria Chiara Paolucci nell’ambito di una inchiesta giudiziaria ancora aperta e che prosegue con accertamenti a 360°.

Gli inquirenti stanno cercando di capire le motivazioni e la dinamica del crollo: il pm savonese nominerà un consulente tecnico di parte per una perizia completa sul disastro. A seguire gli sviluppi investigativi anche l’avvocato Fabio Bruno Celentano, il legale della famiglia Augeri, che chiede giustizia per la morte dell’80enne savonese e che si chiariscano tutte le responsabilità del crollo.

Al vaglio degli investigatori e della Procura, come atto dovuto all’inchiesta, anche le fasi dei soccorsi ad Aldo Augeri, con l’intervento dei vigili del fuoco che hanno estratto l’anziano dalle macerie e la successiva azione dei sanitari impegnati a stabilizzare l’uomo sull’ambulanza, con un lasso di tempo di circa 30 minuti per l’arrivo all’ospedale San Paolo di Savona, con l’80enne che però era già deceduto.

Sul luogo della tragedia rimane la voragine profondissima e larga diversi metri, circondata dalle transenne, la voragine in cui è precipitato l’ex dirigente dell’autostrada Savona-Torino, dopo un volo di quasi quattro metri terminato nel letto del rio San Lorenzo, che scorre proprio sotto l’ingresso del palazzo. Una caduta che purtroppo non ha dato scampo al pensionato rimasto seppellito anche dalle macerie del terrazzo che si è sgretolato sotto i suoi piedi.

Nel crollo è andato distrutto anche l’ingresso della palazzina tanto che, per consentire ai condomini di entrare ed uscire, è stata allestita una passerella provvisoria sorretta da un ponteggio. Una soluzione che è stata adottata in via cautelativa anche per l’ingresso del civico vicino, il numero 13, che di fatto è “gemello” di quello a fianco. Anche il balcone vicino a quello crollato è stato dichiarato inagibile.


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