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Lega Pro, la Pro Vercelli espugna (2 a 1) il “Bacigalupo”. Tra sette giorni bisognerà vincere per passare il turno

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Savona. Parte a razzo, si illude ma, alla fine, va a sotto e a Vercelli, partirà con l’handicap di dover vincere ad ogni costo.

Al “Bacigalupo” finisce l’imbattibilità dei biancoblù che durava dal 1 settembre quando i savonesi persero, alla prima giornata di campionato, con l’Albinoleffe.

Alla fine, la Pro Vercelli, una delle super favorite della stagione vince (1 a 2) grazie ad un rigore discutibile fischiato qualche secondo dopo aver negato ai padroni di casa la massima punizione.

Tra sette giorni si deciderà tutto: dentro o fuori. Comunque vada, sarà stato un successo.

Adrenalina pura sugli spalti all’ingresso delle squadre in campo. La gradinata di casa si veste di biancoblù con una coreografia da categorie superiore.

L’adrenalina va alle stelle dopo 35’’ dal fischio d’inizio della partita. Maccarrone spazza dalla difesa, Virdis fa a spallate col diretto avversario e si invola verso la porta avversaria beffando la retroguardia avversaria. Ma andiamo con ordine.

Squadra che vince, non si tocca. Un andazzo conosciuto a menadito non solo dagli addetti ai lavori ma da chiunque bazzichi un minimo nel mondo del calcio.

E mister Corda, da “vecchio” uomo di pallone, non poteva esimersi dal ridare agli 11 “eroi” di Vicenza la possibilità di prendersi l’applauso del “Bacigalupo”.

Una squadra, quella scesa in campo al “Menti”, capace prima di rimettere in piedi il match con i veneti e, poi, di portare a casa un successo che pochi allibratori avrebbero quotato.

Al fischio d’inizio, Corda decide di confermare il modulo divenuto, col passare degli incontri, il nuovo marchio di fabbrica: quel 5 – 3 – 2 capace di dare copertura e di pungere in contropiede.

E, come detto, bomber Virdis , quando l’orologio non ha compiuto ancora un giro completo di lancette, porta in Paradiso i tifosi di casa.

La Pro Vercelli sembra accusare il colpo ma, da grande squadra, si rimette immediatamente in carreggiata alla ricerca del pareggio conscia che il passaggio del turno si deciderà tra sette giorni a Vercelli.

I bianchi piemontesi spingono soprattutto sul loro out sinistro d’attacco ma Cesarini in prima battuta e Quintavalla subito dietro controllano bene gli attacchi ospiti.

All’11’ Cesarini si inserisce alla grande sulla punizione pennellata da Demartis ma la palla esce alla sinistra del portiere ospiti.

Al 18’, prima azione seria per gli ospiti con la Pro Vercelli che reclama un calcio di rigore per atterramento di Marchi; il direttore di gara, ben posizionato, fa segno di proseguire nonostante le proteste dell’attaccante vercellese.

La Pro Vercelli cresce col passare dei minuti e Aresti deve lottare con gli avanti avversari sui calci da fermo (8 a 0 i corner in avvio) per difendere l’inviolabilità della sua porta.

Il Savona non si limita a difendere, però. Tutt’altro.

Al 35’ su una azione lunga e manovrata dei padroni di casa – in divisa rossa – Demartis dalla destra manda in bambola il diretto avversario e mette in mezzo, Virdis fa la sponda per l’accorrente Cesarini che fa partire un fendente che finisce alto sulla traversa.

La partita sale di livello con le occasioni che arrivano. Al 37’ la Pro Vercelli ha l’occasione per bucare Aresti ma è la traversa a salvare l’estremo ospite sul colpo di testa di Iemmello.

È un ping-pong di emozioni. Sulla ripartenza, infatti, il Savona conquista il primo corner dell’incontro; sull’angolo Cesarini si inarca e gira di testa verso la porta di Russo ma la palla esce.

Cesarini sembra essere in una delle sue giornate migliori e lo dimostra anche il numero di falli subiti. Gli ospiti, infatti, soffrono la classe del centravanti savonese e lo atterranno senza pensarci due volte.

Quando il match sembra avviarsi verso la fine della prima frazione con il Savona avanti, arriva inatteso il pareggio della Pro Vercelli.

Azione dubbia a centrocampo con Cesarini che, in ripiego, atterra un avversario sulla linea di centrocampo. Il fallo a favore degli uomini di Scazzola sembra eccessivo, calcia Scaglia trovando la testa di Marchi che è bravo a farsi trovare pronto nell’aria biancoblù.

È una beffa per Virdis e company che rientrano negli spogliatoi senza poter nemmeno rimettere in gioco la palla.

Ninni Corda si avvia verso il direttore di gara per chiedere chiarimenti ma, alla fine, memore dell’andata, decide di rientrare direttamente negli spogliatoi ed evitare guai peggiori.

Nella seconda frazione, gli ospiti provano ad avanzare il baricentro del gioco e a schiacciare i savonesi nella propria metà campo.

Allo scoccare dell’ora, il Savona reclama il penalty. Su una punizione calciata da Demartis, la palla schizza in area con uno dei difensori che interviene di mano a detta dei giocatori biancoblù. Il sig. Pezzuto, come nella prima frazione, fa segno di proseguire.

E la Pro Vercelli prosegue e trova il vantaggio e il rigore negato qualche secondo prima ai padroni di casa con Marras che atterra il vercellese.

Sul dischetto si porta Erpen e perfora Aresti che indovina il lato ma non trova il tocco giusto. Ninni Corda non perde un attimo e cambia: fuori proprio Marras e Maccarrone, dentro Marchetti e Sarao.

Il Savona si butta all’inseguimento del pareggio che darebbe un significato diiverso alla partita di ritorno. E lo trova al 69’ quando Virdis insacca sulla ribattuta di Russo che non trattiene la sassata di Demartis. Peccato che il collaboratore dell’arbitro posizionato sotto la gradinata inviti il sig. Pezzuto ad annullato per posizione di offside.

I minuti passano e Corda decide di osare ancora di più giocandosi il terzo cambio: entra Grandolfo al posto di Agazzi e la squadra si ritrova con 4 attaccanti sul terreno verde.

Al 75’ Demartis ci prova su calcio piazzato ma calcia debolmente a giro e Russo non ha problemi a controllare la sfera.

Col passare dei minuti, i padroni di casa provano a sfruttare i calci piazzati ma il direttore di gara diventa restio a fischiare a favore del Savona.

Ma il Savona non molla. Il gran campionato finora giocato dagli Aresti, i Virdis, i Cesarini non ha saziato la fame di vittorie dei biancoblù che ci provano fino al fischio finale di Pezzuto di Lecce.

In pieno recupero, l’arbitro manda negli spogliatoi Marconi per fallo da ultimo uomo. E al fischio finale, i giocatori protestano con Pezzuto ma Corda prende i suoi e li porta sotto la gradinata che risponde con un applauso da brividi. Alla fine non trovano il pareggio ma, tra sette giorni, Ninni Corda e i suoi ragazzi venderanno cara la pelle. C’è da starne certi.

Il tabellino

Savona – Pro Vercelli:  1 – 2

Reti:  1’ Virdis (S), 45’ Marchi (PV), 62’ Erpen (rig)

Savona: Aresti, Quintavalla, Marras (64’ Marchetti), Altobello, Marconi, Maccarrone (64’ Sarao), Demartis, Agazzi (, Gentile, Cesarini, Virdis. A disp. Boerchio, Cannoni, Nucera, Cattaneo. All. Ninni Corda

Pro Vercelli: Russo, Marconi, Scaglia, Rosso (9’ Ardizzone), Cosenza, Ranellucci, Erpen (78’ Greco), Scavone, Marchi, Iemmello (73’ Statella), Fabiano. A disp. Nodari, Bani, Ghosheh, Disabato. All. Cristiano Scazzola.

Arbitri: Ivano Pezzuto di Lecce (Tarcisio Villa di Rimini e Walther Colì di Bologna). Quarto uomo Mirko Mangialardi di Pistoia.

Note. Angoli (3 – 8). Ammoniti: Fabiano (PV), Scaglia (PV), Virdis (S), Erpen (PV), Scavone (PV), Marras (S), Quintavalla (S). Recupero: 0 (p.t.); 3’ (s.t.). Al 93’ espulso Marconi per fallo da ultimo uomo.


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