E’ morto questa mattina a Torino Giorgio Faletti. Il popolare personaggio televisivo, nato ad Asti il 25 novembre 1950, si è spento nel reparto di Radioterapia dell’ospedale Molinette, al termine di una lunga malattia: un tumore scoperto qualche mese fa che l’artista ha tentato in ogni modo di sconfiggere, con un periodo di cure anche a Los Angeles.
Una carriera, quella di Faletti, all’insegna della versatilità. Scrittore, cantante e attore, ma anche cabarettista, paroliere, sceneggiatore e persino pittore: la sua prima mostra personale proprio nel savonese, nell’ex Chiesa Anglicana di Alassio. La mostra, inaugurata il 27 novembre 2010 e intitolata “Alias”, ebbe un tale successo, con oltre 5.000 visitatori, da dover essere prorogata fino al 30 gennaio dell’anno successivo.
Il rapporto di Faletti con la nostra provincia non si esaurì lì: pochi mesi dopo nuova puntata a Savona, dove nel novembre 2011 presentò in anteprima nella Sala Rossa del comune il suo libro “Tre atti e due tempi”. Anche in quel caso fu un successo: quasi 300 persone accorsero ad ascoltarlo, 150 in sala e altrettante all’esterno dove venne allestito un maxischermo per l’occasione.
Il legame di Faletti con la riviera si espresse anche nel suo aderire come testimonial a Find The Cure, l’associazione loanese che sostiene i paesi del terzo mondo con progetti sanitari. Una foto con la loro maglietta e una dedica: “Ho indossato con piacere questa maglietta leggera per aiutare gente meno fortunata a togliersi di dosso problemi molto più pesanti. Fatelo anche voi”.
Ma a sancire definitivamente il ruolo di Faletti nel savonese è stato il 2013, con l’attribuzione del premio “Albingaunum”: lo scrittore trionfò nelle preferenze dei cittadini ingauni con 880 voti, davanti a Mauro Corona e Serena Dandini. Il premio gli venne consegnato al Teatro Ambra di Albenga il 29 settembre 2013.
Arriva anche il cordoglio del presidente dalla giuria del premio: “Il Premio letterario ‘Albingaunum’ si inchina di fronte alla morte precoce e crudele di Giorgio Faletti, scrittore, attore, comico. La sua attività letteraria era amatissima dal pubblico che votò massicciamente per lui ,consentendogli di vincere il nostro riconoscimento e che affollò il teatro Ambra di Albenga il 29 settembre 2013, quando gli venne consegnato il Premio. Se si vuole avere la prova che il nostro Premio è popolare,è sufficiente pensare agli ultimi due premiati: Gramellini e Faletti. Fu una serata indimenticabile in cui Faletti fu molto brillante ed ottenne molti applausi ,ma si poteva anche cogliere un’ombra di tristezza sul suo volto che lo rendeva molto lontano dall’ilare personaggio di Passerano Marmorito della trasmissione di Antonio Ricci che lo lanciò in Tv”.
“Mirella Serri che stese la motivazione ha scritto: ‘Il suo segreto è nella scrittura sapiente, mai preziosa e, cosa insolita, traboccante di allegria’. Oggi il viaggio di Giorgio è finito, ma la sua voglia di futuro lo scrittore continuerà a farcela incontrare nelle sue pagine”, conclude Pier Franco Quaglieni.