Savona. Prosegue il processo in Tribunale a Savona per il rave party in pieno centro cittadino poi finito in rissa, nei locali dell’ex Ju Bamboo – ora Omnia – in via Famagosta avvenuto il 20 dicembre del 2013. La rissa terminò con l’arresto di tre persone: S.S., 36 anni, A.S., di 22, e una ragazza, A.M., di 25 anni, per rissa e concorso in resistenza a pubblico ufficiale.
Questa mattina nuova udienza nel procedimento penale, nel quale sono state ascoltate tre testimonianze da parte della difesa. Nel corso dell’udienza l’organizzatore della serata avrebbe ridimensionato la portata dei fatti, parlando di qualche spintone ma negando una vera e propria rissa; una versione confermata da uno degli altri due testimoni, appartenente alla security dell’Omnia, che con il suo racconto avrebbe alleggerito in particolare la posizione della ragazza. Il processo è stato nuovamente aggiornato al prossimo 30 settembre per sentire i testimoni dell’accusa.
Secondo la prima ricostruzione da parte degli investigatori i tre erano rimasti coinvolti in una rissa all’interno del locale, scoppiata all’orario di chiusura, intorno alle 3, dopo che molti degli avventori avevano iniziato a protestare perché non volevano che la festa terminasse. Motivo per il quale quattro militari in divisa erano entrati nell’Omnia per aiutare gli addetti alla sicurezza ad allontanare i clienti.
In quel momento gli uomini dell’Arma avrebbero assistito ad una rissa tra alcuni ragazzi e allertato due colleghi che si trovavano all’esterno del locale. I due carabinieri, in borghese, erano intervenuti e, appena entrati nel locale, uno di loro avrebbe visto una ragazza tenuta ferma da altre persone: intervenuto per sedare il diverbio sarebbe stato però aggredito dagli altri due arrestati, che lo avrebbero spintonato ed apostrofato con insulti.