Liguria Le associazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil hanno annunciato l’avvio dello stato di agitazione del settore termoelettrico: la crisi del settore, la perdita occupazionale e il blocco degli investimenti hanno comportato un grave danno all’intero comparto.
Sul territorio savonese pesa come un macigno la delicata vicenda di Tirreno Power, con il blocco dell’impianto di Vado Ligure per inquinamento, “quando i livelli stabiliti per legge non sono mai stati superati” affermano le segreterie sindacali nazionali.
Da tempo, le organizzazioni sindacali sollecitano al Governo l’apertura di un tavolo Ministeriale, che permetta la salvaguardia di un asset strategico come quello elettrico: lo stato di agitazione arriva proprio alla mancata risposta di quest’ultima richiesta.
“Constatata la gravità della situazione, l’eventuale mancata convocazione è inaccettabile e ci obbligherà a proclamare lo sciopero del settore termoelettrico Italiano con la fermata delle centrali elettriche” concludono le firme sindacali.
Uno stato di agitazione che riguarda i lavoratori di Tirreno e della centrale a carbone di Vado Ligure, che annunciano battaglia in vista del faccia a faccia con l’azienda in programma per lunedì. E oltre allo stato di agitazione non si escludono altre iniziative sindacali al termine dell’assemblea dei lavoratori che è stata convocata alle 16:30.