Savona. Un interrogatorio che ha probabilmente chiuso il cerchio sul caso del rapinatore seriale di Savona. Questo pomeriggio, come era già stato anticipato la scorsa settimana, Nicola Russo, il trentacinuenne napoletano finito in manette con l’accusa di essere il bandito delle farmacie savonesi, ha confessato davanti al pm Chiara Venturi anche la tentata rapina al distributore Esso davanti alla Torretta.
Russo, davanti al giudice per le indagini preliminari, aveva già confessato di essere il responsabile delle rapine alle farmacie Fascie di via Paolo Boselli, alla Torretta di via Paleocapa, di Lavagnola in via Crispi e Padovani di via Chiavella, ma aveva negato di essere il bandito che aveva assaltato il benzinaio di lungomare Matteotti, il “Coky Bar” di via XX Settembre e la parafarmacia “Essere Benessere”. Oggi il rapinatore ha invece voluto chiarire di essere l’autore anche della tentata rapina al distributore, ribadendo però ancora una volta di essere coinvolto negli altri due assalti (anche gli orari di lavoro dell’uomo, che prestava servizio al gattile di Legino, lo confermerebbero).
A questo punto la chiusura dell’indagine su di lui dovrebbe essere imminente, mentre resta aperta la caccia al secondo bandito.
Nicola Russo, che è difeso dall’avvocato Marco Iovino, al magistrato ha anche ribadito di aver messo a segno le rapine in un momento di difficoltà: “Ho perso la testa e ora ho capito di aver sbagliato”.