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Channel: Savona – Il Vostro Giornale
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Acquisti con carte di credito clonate: i due nigeriani confessano e restano in carcere

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Savona. Sono stati interrogati dal gip Fiorenza Giorgi i due nigeriani, J.I. di 54 anni e O.A. di 44, entrambi nativi di Lagos, finiti in manette con l’accusa di aver fatto shopping con carte di credito clonate. Per loro il giudice, come richiesto dal pm, ha confermato la misura di custodia cautelare in carcere.

Gli arrestati, che erano accompagnati dall’avvocato Federico Farina in sostituzione di Luca Barbero, hanno scelto di rispondere alle domande del gip davanti al quale hanno ammesso le proprie responsabilità. I due nigeriano hanno quindi confermato di aver utilizzato nelle scorse settimane carte clonate per acquistare prodotti tecnologici all’Ipercoop di Savona. La coppia avrebbe anche fornito qualche spiegazione sulla provenienza delle tessere elettroniche clonate che, secondo quanto trapelato, gli venivano consegnate da Milano. Un aspetto sul quale i carabinieri stanno ancora indagando: già nelle ore successive all’arresto gli investigatori avevano ipotizzato che J.I. e O.A. fossero solo i terminali di un’organizzazione più ampia e specializzata nella clonazione di carte.

A tradire i due nigeriani è stato l’atteggiamento fin troppo abitudinario che li ha spinti a colpire sempre nello stesso negozio. Vedendoli tornare così tante volte in poche settimane infatti alcuni addetti alla vendita dell’Ipercoop si erano insospettiti ed avevano segnalato il caso ai carabinieri. Quando martedì pomeriggio la coppia di nigeriani si era ripresentata nel reparto di elettronica dell’ipermercato era quindi scattata la chiamata al 112: uno dei due era stato bloccato dai vigilantes del negozio mentre cercava di pagare con la carta clonata, il secondo invcece dai militari nel parcheggio del centro commerciale, dove era in attesa del complice.

Addosso a J.I. e O.A. erano state trovate sette carte di credito e documenti falsi, tra cui un passaporto britannico ed una patente olandese, corrispondenti a tre diverse identità, ma con la loro foto. Per loro era scattato immediato l’arresto con le accuse di tentata truffa, indebito utilizzo di carte elettroniche e sostituzione di persona.

Gli accertamenti successivi alla loro cattura avevano permesso di ricostruire il modus operandi dei due nigeriani, entrati in azione la prima volta in corso Ricci già 40 giorni fa. Era emerso poi che, per il primo utilizzo di ciascuna carta clonata, facevano un acquisto di lieve entità. Una mossa che gli permetteva di verificare il funzionamento della carta e, se tutto filava liscio, dava il via libera allo shopping sfrenato fino al raggiungimento del limite si spesa giornaliero. Una volta esaurito il plafond la coppia passava ad una nuova tessera di pagamento elettronico. Soltanto nei giorni scorsi la coppia aveva acquistato un pc ed un tablet per 1500 euro, altro materiale informatico per 1000 euro ed un televisore da 800.


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